...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

venerdì 29 novembre 2013

Disabilità...



 Il mio amico più caro, la persona a cui non ho mai nascosto nulla, che mi conosceva probabilmente più di chiunque altro, è morta una quindicina di anni fa.
Si chiamava Giorgio e, da poco me ne sono resa conto, era un disabile. Già, perché per me, che l'ho conosciuto quando avevo 17 anni e lui 24, Giorgio era solo uno "che non camminava tanto bene", aveva un problema con le caviglie che gli si piegavano ed era costretto a portare le scarpe ortopediche.
Quella sua disabilità per me, anzi per noi tutti suoi amici, e ne aveva tantissimi, era come invisibile, se ne teneva conto quando c'erano pezzi di strada complicati da percorrere per lui e quindi si cercava di arrivare il più vicino possibile con l'auto, gli si dava il braccio per sostenersi, ma in un modo quasi inconscio.
Mi verrebe da dire "naturale".
Ecco, pensando a chi era per me e per tutti i suoi amici Giorgio, mi piacerebbe che tutti i disabili che incontriamo li vedessimo con gli stessi occhi: in Giorgio ho sempre visto il mio più caro amico, a cui spesso dovevo dare il braccio per appoggiarsi, che io in motorino e lui in bicicletta attaccato al mio braccio si facevano chilometri (beata giovane incoscienza), che si passavano i pomeriggi e le serate a chiacchierare, e a volte anche a starsene soltanto vicini, in silenzio, senza sentire il peso delle parole non dette, non ho mai visto un disabile, o ancor peggio un diversamente abile.
Era semplicemente GIORGIO ed io gli volevo un mondo di bene.

sabato 23 novembre 2013

La Memoria e la Lettura



Sto assaporando intensamente l'Energia condivisa con delle Persone che vivono consapevolmente nell'Universo.
Con umiltà e gioia condividono le proprie capacità iniettando una carica positiva in chiunque abbia il coraggio di aprire una finestra nella propria anima per guardare oltre il grigio imposto da un sistema che ci desidera tutti uguali, sicuri in un ordine superiore rendendoci  alla fine tristi e soli.
Ovviamente bisogna cercare, investire, mettersi in gioco e faticare.
Nicoletta Todesco è una "ragazza" capace di dare tutto quanto ho espresso.
Con pazienza ed umiltà, si mette al tuo fianco e, senza giudicare ed imporre sistemi strani e complessi, propone delle tecniche per migliorare la propria memoria e la velocità nella lettura.
Respirando, credendo, usando degli strumenti validi e godendo dei risultati meritati.
Il sistema che condivide vale una vita intera.
Infatti per ognuno c'è la possibilità di rifrequentare il corso senza altre spese.
C'è anche la possibilità di collaborare con lo splendido staff di Persone che la seguono.
Domani è un altro giorno intenso ed emozionante e ...ne riparleremo.

Per saperne di più:

http://www.brainup.it/

https://www.youtube.com/watch?v=a7xcQBcRG3A

giovedì 21 novembre 2013

Buongiorno :)

Grazie di cuore per l'invito, che ho accettato col sorriso! Mi fa piacere condividere fatti, pensieri, emozioni con tutti voi! Un abbraccio :)

Eccomi

                                                                                                                                                                                              Buongiorno a tutti!! Ringrazio per l'invito e prometto che mi impegnerò per offrire buoni spunti e buone emozioni...per proporre parole importanti (o no) che colpiscano i cuori e la anime.... immagini che avvolgano le anime e caldi abbracci!!!

Il 25 novembre 2013 per esserci


Il 25 novembre c'è una ricorrenza importante: la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Abbiamo visto lo spettacolo "Ferite a Morte" tratto dall'omonimo libro di Serena Dandini.
Attrici meravigliose ci hanno portate dentro questa terribile realtà, talvolta sorridendo a denti stretti, lasciandoci comunque l'amaro in bocca-

Sa di rabbia e disprezzo quello che ci rimane dentro. Rabbia e disprezzo di fronte all'indifferenza, all'omertà latente del quando si dice "se l'è voluta", "gli uomini sono così" del "era troppo provocante"...

E qualcuno del gruppo scrive...

"E lo chiamano amore...

Un uomo, una  donna un giorno qualunque, speciale per loro, si incontrano, si innamorano. Passano i giorni, gli anni, l’amore (era amore?) finisce, l’equilibrio, l’armonia fra i due si interrompe. L’uomo e la donna sono diversi, anche quando un equilibrio non c’è più la donne se ne inventa uno, per se stessa, per i figli, per sopravvivere, addirittura per quell’uomo che una volta la amava e adesso invece la riempie di botte, la insegue ovunque per regalarle paure, minacce e tutto questo per un periodo sempre troppo lungo. Se parla, se denuncia la ascoltano ma la storia non cambia. Le botte si fanno sempre più dure, insostenibili. La donna ha paura. Prima denunciava, poi non lo fa più. E’ disperata, la vita non è più vita, non ce la fa più e un giorno decide che basta, che la sua vita la voleva diversa e qualche minuto dopo questa decisione la sua vita finisce. E’ una storia recente, non voluta ma subita dalla vittima. Un paese, una nazione la si definisce civile qualora ci siano delle leggi che tutelano le vittime, in questo caso specifico le donne, dagli abusi e dalle violenze il più delle volte domestiche. A questo punto possiamo dichiarare che il nostro paese non lo è. Ci indigniamo quando sentiamo parlare di tanti paesi dove i diritti civili sono calpestati, ma non ci indigniamo a sufficienza per modificare leggi troppo leggere nei confronti di questi carnefici. Mi auguro che chi ci governa sappia essere giusto e coraggioso nel dire basta a questo massacro quotidiano fino ad ora sottovalutato."

Per Esserci, per non tacere, per non vedere...

mercoledì 20 novembre 2013

La mucca Carolina


La Mucca Carolina stasera scopre il mondo del blog


pascolando felice nei prati delle "Voci in Viaggio".
Rumina che ti rumina, trova un simpatico torello di nome Marcello.
Salta di qua, salta di là
scodinzola di su, scodinzola di giù
Carolina si innamora follemente del torello Marcello.
Il sole tramonta, le mamme chiamano all'appello
i loro figlioli
e i due innamorati salutandosi tristemente
si danno appuntamento per il 1 dicembre
per fare colazione allo Spazio Mavv.
L'attesa per i due spasimanti è quasi insopportabile.
Finalmente arriva il 1 dicembre e i due si incontrano
di fronte all'ingresso del locale.
Ben presto però scoprono che la colazione
è a base di latte e formaggio
e i due...
...decidono di svignarsela a...
...zampe levate!
Muuuuuuuuuuuuu
Ah, preciso:  non volevano scappare,
sono andati a chiamare i loro amici
Passate parola e venite anche voi!
 
 
 
 
 

Il Laboratorio di lettura ad alta voce per adulti

E’ stato un fulmine a ciel sereno, sia per la breve durata che per l’intensità delle emozioni vissute insieme a Sonia, Arianna, Massimo, Laura, Serena, Mauro, Enrica e  Patrizia.
Due sabati di novembre alla Biblioteca dei Bambini a Ogliano di Conegliano vissuti in pienezza.
Incontri così restano nel cuore e nell’anima.
Abbiamo respirato, cantato, letto ad alta voce, giocato condividendo le nostre esperienze ed emozioni e  da qui ne è uscita una bella energia che tutt’ora sento vibrare dentro di me ricaricandomi anche nei momenti no.
Ci siamo lasciati con un “Arrivederci a presto!”.
E così sarà…presto….presto….

Grazie!

martedì 19 novembre 2013

la volpe


Ma la volpe ritornò alla sua idea: «La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…»

da "Il Piccolo Principe"

giovedì 14 novembre 2013

eremiti

la serata si fa molto interessante
il cielo si fa strada di eremiti
che vagano alla ricerca di qualcuno
a cui accompagnarsi
incerti se rimanere in compagnia
di loro stessi o soli con qualcun altro

sonia vigna

mercoledì 6 novembre 2013

La Comunicazione

Seguiamo da tempo e con gioia il gruppo

 ANGELI CON LA CODA

 https://www.facebook.com/groups/112899035430898/

 Condivido questa toccante testimonianza.



 "LA STORIA DEL NOSTRO PEPE!!!!!
 Pepe è arrivato a casa nostra a marzo 2009 e aveva appena due mesi perché era nato il 4 gennaio! era arrivato come regalo per il 3°compleanno di Gaia, mentre Giulia aveva solo 1 anno. Era un battufolino dal musetto simile ad un orsetto; dormiva tutto il giorno e se ne stava sotto della mucca a dondolo delle bambine. A man mano che cresceva pepe diventava sempre più birichino: rosicchiava sedie, tavolo, faceva suoi bisogni dentro casa. Dopo 4 anni di convivenza con lui e in cui le difficoltà crescevano perché Pepe mi impossessava con il fatto che sono costretta ad usare la sedia a rotelle e per il nostro cucciolo a 4 zampe diventava il suo rifugio preferito come pure sotto il letto. Pepe mi teneva in scacco ogni volta che si metteva sotto la carrozzina perché non potevo muovermi e se qualcuno lo chiamava per farlo uscire o si avvicinava ringhiava. Nella primavera di quest’anno ci siamo avvicinati al Parco giochi a 6 zampe con l’intento di trovare aiuto nella gestione di Pepe perché ormai in casa si respirava terrore, paura e tensione quando lui era dentro; a tal punto da essere “separati in casa” poiché lui rimaneva in giardino e io in casa e viceversa, proprio per evitare il contrasto. Quando abbiamo conosciuto Antonio, per noi è stato l’inizio di un percorso tutto in salita. Pepe si è recato un paio di volte al campo con mio marito. Ad ottobre invece abbiamo iniziato un vero lavoro che ci ha richiesto molto impegno però ne è valsa la pena. Da metà ottobre grazie all’aiuto, anzi soprattutto con il suo aiuto, Antonio ci ha permesso di “leggere” tutti i messaggi non verbali che Pepe ci mandava e di lavorare sulla comunicazione. Premesso che la comunicazione è il mio pane quotidiano per la professione che svolgo, in questo ultimo mese Pepe è stato lo stimolo di riflessione su molti punti ma uno in particolar modo: la comunicazione. Potrà sembrare banale o sciocco quello che andrò a scrivere ,ma è ciò che alla nostra famiglia è accaduto. Pepe comunicava con noi attraverso il suo comportamento (ringhio, morsi, pipì, popò) ma l’interpretazione che ne davamo era molto negativa. Per noi Pepe era cattivo, dispettoso, maldestro a tal punto di pensare di regalarlo a qualche altra famiglia più adatta a lui e magari (nel ns. immaginario era viva questa idea) che abitasse su uno spazio ampio dove lui poteva correre e “sfogarsi” di più rispetto al ns, appartamento. Dopo il primo incontro che abbiamo fatto con Antonio, attraverso i giochi che ci aveva proposto, abbiamo imparato a fidarci di Pepe: gli davamo biscottini dalle ns. mani! A casa abbiamo continuato questo lavoro per tutta la settimana e all’incontro successivo il lavoro era sul versante tattile: la carezza! Antonio ci ha insegnato ad accarezzare Pepe con la mano aperta e alle bambine ha fatto sentire la diversità delle carezza che una mamma può dare al proprio figlio. Pensare che queste cose le porto ogni giorno con me e con le persone con le quali lavoro, ma oggi mi sono resa conto che tra l’uomo e il cane c’è comunicazione! Ovviamente comunicazione non verbale ma pura comunicazione! La comunicazione non verbale è ancora più limpida di quella verbale perché non ha molte interpretazioni e soggettivizzazioni. Antonio ci ha fatto notare che Pepe è disorientato in tutto ciò che proviene dall’alto e se penso ai bambini e all’autorità del genitore che viene posta mettendosi nella postura retta….. Il tono di voce per Pepe è molto importante: un tono sostenuto, aggressivo, lo mette in difficoltà a tal punto di cercare rifugio sotto di me; e i bambini cosa fanno quando la mamma o il papà alza la voce? Ora in famiglia (e Pepe me lo può permettere anche a me senza essere professionista anche a casa!) siamo tutti più osservatori!!!!!e anche ci soffermiamo a riflettere e a discutere; portando così un beneficio che va oltre a lui perché il ns. amico a 4 zampe per noi è la palestra in cui poter dialogare e osservare. Per me in primis e poi per tutta la mia famiglia, questo è stato un periodo di grande riscoperta reciproca con il ns. amico pelosino in cui ora Pepe riesce a rilassarsi e anche noi con lui; quando lo chiamiamo ci corre incontro, se qualcosa non va o se l’equilibrio viene disturbato ce lo fa capire subito lasciandoci la disponibilità sua per riprendere in mano la relazione esclusiva che ogni membro della ns. famiglia ha con lui! Oggi Gaia e Giulia vanno in passeggiata con Pepe senza museruola, prima non accadeva mai; Pepe si riposa sul divano con loro, giocano insieme e soprattutto si coccolano e si cercano in tutta la naturalezza che ci caratterizza senza forzature e senza toni duri. Se penso al lavoro che abbiamo fatto e che facciamo, le energie impiegate sono veramente tante da parte di tutti, ma le soddisfazioni sono ancora di più!!!!!! Ogni momento è unico per ricominciare a dialogare! E come una mamma non da ad un’altra mamma il proprio bimbo capriccioso, Pepe rimarrà con noi!"

Quanto possiamo imparare dagli animali!

domenica 3 novembre 2013

Terra di Tutti di sonia vigna


Andando a fare una passeggiata la Stella incontrò uno strano pianeta.Era ovale e se ne stava tranquillo.Girava attorno al suo Sole con un’orbita inusuale cosicché una parte era sempre alla luce e l’altra sempre al buio.
I suoi abitanti si dividevano in bianchi e neri, rigorosamente separati tra loro da un deserto che divideva le due Terre.
Erano tutti assolutamente contrari a mescolarsi perché era convinzione comune che chi venisse da una terra non potesse adattarsi all’altra. Vivere alla luce per chi era abituato al buio sarebbe stato impensabile, e vivere al buio per chi era abituato alla luce era considerata una follia.
Gli abitanti della Terra della Luce erano sempre in movimento, non si fermavano mai a riposarsi se non per pochi minuti. I campi erano bruciati dal Sole e gli abitanti avevano poco cibo, appena sufficiente per sopravvivere.  Sembrava avessero qualcuno che gli corresse dietro e disprezzavano gli abitanti della Terra del Buio che, invece, si muovevano pochissimo e riposavano molto, i loro campi erano spogli e avevano lo stretto necessario per sopravvivere e provavano lo stesso disprezzo per la frenesia degli abitanti della Terra della Luce. >>>>